Dopo le polemiche sulla Giunta per Brucchi arriva l'intoppo della Presidenza del Consiglio

TERAMO – Non sono finiti gli intoppi per il sindaco Brucchi. Risolto il nodo della Giunta con lo strascico di polemiche dovute all’esclusione dei Popolari per Teramo e di “Dodo” Di Sabatino e Domenico Sbraccia subito entrati nella minoranza, il prossimo ostacolo è quello della presidenza del Consiglio. Sulla strada di questo incarico c’è Milton Di Sabatino, esponente della civica in appoggio a Brucchi “Insieme per te”, che domani dopo il giuramento del sindaco sarà sottoposto al voto di fiducia del nuovo Consiglio comunale. E la strada per l’attribuzione della presidenza del Consiglio non è affatto in discesa per Di Sabatino dal momento che alla vigilia del voto si preannunciano sorprese e voti contrari proprio dalla maggioranza, anche per via di vecchi attriti tra il candidato presidente e alcuni consiglieri. Il presidente del Consiglio va eletto in prima battuta con i voti dei 2/3 del Consiglio. Qualora Di Sabatino non otterrà dunque almeno 23 voti dopo due turni, si procederà con la maggioranza assoluta. Il voto è segreto e l’urna potrebbe far emergere qualche amarezza. E proprio in tema di amarezza non si placano le polemiche da parte dei “grandi esclusi”. Dopo Di Sabatino e Sbraccia, a sbottare contro la nuova maggioranza è stato Roberto Canzio, ex consigliere di “Al Centro per Teramo", che così ha tuonato su Facebook: «Volevo ringraziare le 339 persone che mi hanno dato la loro fiducia, rispondo solo oggi dopo aver capito che queste non sono state elezioni politiche, ma l’occasione di un picciotto e della sua famiglia per “rubare” un diritto a chi lo aveva certificato…Invito i miei concittadini a non abbassare mai la testa e a camminare sempre a schiena dritta mostrando fieramente la propria onestà perché è solo una questione di tempo…Tutto ha un inizio e tutto ha una fine, bisogna solo avere la forza per aspettare che la giustizia vinca sul male…Comunque invito solo qualche graziato dalla banda Bassotti di avere la decenza di non auto-incensarsi ed esultare pubblicamente solo per aver usurpato un diritto ad altri». Il riferimento di Canzio è diretto all’assessorato ottenuto da Marco Tancredi di Nuovo Centrodestra. Alla schiera dei delusi fa invece da contraltare il gruppo dei nuovi consiglieri che entrano a Palazzo di Città grazie alle surroghe. Dopo la nomina dei nove assessori, le new entry in Consiglio sono Maurizio Salvi, Vincenzo Falasca, Caterina Provvisiero e Alfredo Caccioni della lista "Futuro In"; Pasquale Tiberii, Alberto Covelli e Luca Corona per il Nuovo Centrodestra; Giuseppe Grande di Forza Italia e l’ex presidente del Consiglio Angelo Puglia della civica "Al Centro per Teramo"